MASSAROSA. A domanda precisa non ci gira attorno, e risponde chiaramente: “Io quell’acqua non la berrei. Anzi, visto che abito a Piano di Mommio posso dire che io quell’acqua non la bevo”. Ad affermarlo è Damasco Rosi, assessore all’ambiente di Massarosa. A cui chiediamo un commento preciso sul caso, segnalato ancora ieri da Corsanico, dell’acqua marrone che proviene dalle tubature pubbliche.
La stessa domanda, diretta, l’abbiamo fatta ad Ermindo Tucci, presidente di Gaia. Che però, abilmente, c’ha girato intorno. “Il problema esiste – ammette Tucci – e ne abbiamo parlato in più occasioni, anche di recente, con l’amministrazione di Massarosa. Purtroppo la cifra richiesta per sistemare le tubature, ormai molto vecchie, è di diversi milioni di euro. Soldi che al momento non ci sono”.
A spiegare la situazione è l’ingegner Francesco Di Martino, direttore tecnico di Gaia. “Il problema si verifica – dice – a causa delle tubature che da Quiesa arrivano a Piano di Mommio, e che sono molto vecchie, completamente in acciaio. Le tubature, con gli anni, si sono arrugginite all’interno. E quando la pressione dell’acqua è particolarmente forte, oppure quando viene invertito il flusso dell’acqua, alcune particelle di distaccano e causano il colore torbido dell’acqua”.
Di Martino conferma che l’intervento di risanamento richiederebbe milioni di euro di investimento, e che infatti l’intervento non rientra neanche tra quelli messi in cantiere per l’immediato futuro dalla società idrica. “Abbiamo