“Edoardo Nesi non è un turista. Non è uno che ha incrociato Forte dei Marmi per un periodo più o meno breve della sua vita, associando al nostro paese il ricordo di un’estate lontana, o considerando il Forte come un giardino privato dove isolarsi e tenere a distanza le sue realtà e i suoi abitanti.
Edoardo Nesi ha trascorso al Forte – e continua a farlo – una parte sostanziosa della sua esistenza. Ogni estate, ma anche tutti i giorni dell’anno che riesce a liberare con qualche buona scusa, lo si può trovare in spiaggia o sul lungomare, per le vie del centro o a un tavolo della sua Capannina, innamorato non solo della spiaggia e del mare, ma anche degli aspetti più autentici del nostro paese e dei suoi abitanti.
Nesi è infatti profondo conoscitore dei nostri usi e del nostro dialetto, che ama ascoltare e parlare, e di cui ha offerto un’acuta e accurata descrizione nel suo romanzo d’esordio “Fughe da Fermo”.
Già da bambino e poi negli anni inquieti e sognanti dell’adolescenza, ogni estate ha per Edoardo i colori e i profumi di Forte dei Marmi. E quando gli impegni della vita lo tengono lontano, gli monta dentro uno struggimento se pensa a cosa sta succedendo nel frattempo in questo fazzoletto speciale di terra e mare.
Uno struggimento che racconta così bene nelle pagine di “Storia della mia gente”, il libro che gli ha fatto vincere il Premio Strega e che ha portato in tutta Europa e negli Stati Uniti la magia e l’incanto di Forte dei Marmi.
Nesi fa vivere sulla carta i nostri luoghi, le nostre stagioni, i vizi e le virtù, come un innamorato che racconta con trasporto, spesso ammirato, a volte amareggiato, ma sempre con una passione forte e possente che incanta il lettore.
Per lui Forte dei Marmi non è un parco giochi dell’infanzia, o una scenografia piena di lustrini da spolverare ogni tanto, ma materia viva e feconda che alimenta il suo talento, e che gli permette di partire da un Martini in Capannina e arrivare a raccontarci una vita intera, la nostra nazione, il senso tutto di una vita.
Aperto e generoso verso chi gli piace, ma spinoso e implacabile verso quello che non lo convince, diretto e fisico nell’affrontare la vita, ironico ai limiti del tagliente e insieme perdutamente innamorato delle persone e dei luoghi che sente suoi…tutte caratteristiche che sono sue e insieme tipiche della nostra gente, portate dal salmastro che ci scorre nelle vene, e che ci fa dire, con gioia e orgoglio, che Edoardo Nesi è – nel cuore e nell’anima – un vero fortemarmìno”.