Un sistema attualmente adottato in via sperimentale da alcune pubbliche amministrazioni reggiane e i cui frutti lo stesso Saccardi ha esposto alla vasta platea presente all’evento.
Cittadini, dipendenti pubblici, politici, professionisti e sindacati hanno avuto dunque la possibilità di confrontarsi, e di rivolgere domande mirate, su quello che il suo autore definisce “uno strumento complesso” che permette però, attraverso la compilazione di un approfondito modulo, di scandagliare reddito, patrimonio, spese e situazione reale delle famiglie col preciso e unico scopo di disincentivare comportamenti ed abitudini che potrebbero portare qualcuno a richiedere aiuti economici o esenzioni anche quando non sarebbe necessario. Si tratta, nella sostanza, di un sistema di calcolo preciso e di controlli mirati, non invasivi per il cittadino e posti a garanzia delle casse municipali, affinchè le risorse a disposizione delle amministrazioni finiscano in misura giusta alle persone che davvero ne hanno bisogno. Camaiore intende adottare l’Equometro ed è, in questo senso, il primo comune in Toscana: l’obiettivo è applicare il nuovo strumento non appena terminata la sperimentazione in atto, e dunque con scadenza già fissata nel dicembre 2012.
Anche per l’assessore al sociale Andrea Carrara: “Vedo nell’Equometro la possibilità di un controllo e un’ottimizzazione sempre più capillari e fondamentali, ai fini della distribuzione senza errori e ingiustizie dei contributi e dei servizi richiesti ai nostri Uffici”.
“La semplificazione è nemica dell’equità – sottolinea in conclusione Saccardi – dobbiamo metterci in linea con i Paesi europei che personalizzano al massimo la rilevazione dell’eventuale stato di necessità della persona e della famiglia: un modello che ‘inchioda’ chi presenta richieste di sussidi e agevolazioni alle proprie responsabilità di cittadino”.