Notevole anche l’impegno finanziario dell’Ente negli Ambiti Territoriali di Caccia per la fornitura di metodi innovativi di prevenzione e contenimento dei danni da affiancare alle più tradizionali recinzioni elettriche. Si tratta di oltre 60mila euro che sono stati ottenuti dalla Regione Toscana sui fondi derivanti dall’incasso delle tasse regionali pagate dai cacciatori.
“Non si comprende come si possa parlare di stallo o di intempestività degli interventi da parte della Provincia”, afferma Santi. “Proprio a partire da quest’anno, per rispondere in maniera puntuale e rapida alle singole segnalazioni provenienti dal territorio, sono state introdotte nuove procedure come la constatazione dell’effettiva situazione di danno o di semplice disagio per la presenza di cinghiali che consentono di attivare immediatamente l’ATC. Con gli Ambiti Territoriali, infatti, si è creata un’interessante e proficua sinergia tramite la quale si arriva velocemente ai soggetti da incaricare per la realizzazione degli interventi di controllo o allontanamento mediante scacci con cani.
“Per quanto riguarda gli interventi della Polizia Provinciale, si tratta di doverose verifiche richieste dalla legge regionale quando si fa uso di armi da fuoco. Sui tempi necessari a garantire la massima sicurezza, evidentemente, non intendiamo transigere.”