In particolare l’accordo riguarda le stazioni ferroviarie di Firenze (Santa Maria Novella, Campo di Marte, Rifredi) nonché quelle di Pisa, Prato, Livorno, Viareggio. Altre città – si legge nel testo – potranno essere inserite in tempi successivi.
In accordo con ANCI Toscana e le singole amministrazioni locali, Regione Toscana e Ferrovie spa si impegnano a realizzare un “progetto quadro regionale” per il triennio 2012-2014 che attraverso singole “azioni pilota” porti ad attivare, in quelle stazioni, centri di orientamento sociale (denominati “Help Center”) in grado di creare “spazi di accoglienza e percorsi inclusivi per persone senza dimora e, in generale, per tutte quelle situazioni di povertà estrema e di disagio conclamato presenti nelle stazioni”.
Sarà assicurato il coinvolgimento di soggetti (“pubblici e privati”) interessati a quel tipo di problematiche. Le azioni previste riguardano: sensibilizzazione e formazione di tutte le realtà (“produttive e lavorative”) presenti nelle stazioni, mappatura dei bisogni, costituzione di “Help Center” (questi entreranno a far parte della rete ONDS: Osservatorio Nazionale Disagio e Solidarietà nelle Stazioni), realizzazione di “centri diurni” e di spazi per far fronte a bisogni elementari (bagni, pasti, eventuali spazi sosta, distribuzione generi prima necessità), attività di secondo livello (centri semiresidenziali, formazione al lavoro).
Ferrovie dello Stato italiane spa si impegna, fra l’altro, a verificare la disponibilità di spazi, all’interno delle stazioni toscane, fra quelli non valorizzabili commercialmente, in modo da dedicarli ad attività sociali. Impegno, per la spa, anche a trovare spazi, nelle stazioni, in particolari situazioni di emergenza anche metereologica.
Viene altresì istituito un “gruppo di lavoro tecnico” (4 esperti nominati da Regione e Ferrovie più un quinto da ONDS) cui competerà, in concreto, la definizione di un piano operativo annuale. Le parti realizzeranno anche interventi di monitoraggio e di valutazione sull’accordo.
Giudizio positivo dall’assessore Allocca. “Le persone in grave stato di emarginazione ci interpellano sempre: a maggior ragione in un contesto come quello in cui ci è dato vivere, con preoccupanti incrementi anche di nuove forme di povertà. E spesso – prosegue Salvatore Allocca – chi resta indietro trova un rifugio proprio nelle stazioni: questo accordo si inserisce nelle politiche più complessive, di solidarietà sociale, portate avanti dalla Regione Toscana contro lo scandalo del disagio sociale e dell’emarginazione. Va anche notato – conclude Allocca – che, in tempi così difficili per le spese pubbliche, aver reperito sul bilancio regionale una cifra non simbolica in favore di un’azione come questa, è una scelta precisa: se bene investita, la solidarietà può andare a beneficio sia dei soggetti più fragili che dell’intero territorio”.