Come riportato questa mattina (martedì 7 novembre) da un quotidiano locale, infatti, il carro di Breschi ha molti punti in comune, a partire dal titolo, con quello che realizzò Giovanni Lazzarini nel 1965: “Menghino”, all’epoca, si cimentava con i complessi mascherati e in quell’anno vinse addirittura il primo premio.
A regalargli il trionfo fu “Le nozze con i fichi secchi”, un’allegoria sull’ingresso dei socialisti nel governo targato Democrazia Cristiana che era sfociato nel primo esecutivo di centrosinistra.
La costruzione fu sottoposta a una sorta di censura: l’allora Comitato Carnevale ricevette dalle autorità di pubblica sicurezza una lettera con cui si contestava all’opera il reato di vilipendio al governo e Lazzarini dovette modificare le figure dei ministri.
Quasi mezzo secolo più tardi, socialisti e democristiani sono stati sostituiti dal capo dello Stato Giorgio Napolitano e dal premier Mario Monti, mentre altri politici italiani compongo il corteo nuziale.