Il Viareggio non può prescindere dalla sua natura, quella di provare a costruire gioco sempre ed in ogni situazione: “I centrocampisti anziché andare ad abbassarsi a prendere il pallone, andavano a schiacciarsi in avanti: quello è stato l’errore grossolano che abbiamo commesso. La partita di Gubbio ha ribadito che il non è il numero delle punte che ci permette di essere più pericolosi e che noi non possiamo prescindere dal gioco. Nel secondo tempo abbiamo iniziato bene e stavamo dominando. Anche nel primo tempo dopo il gol subito avevamo reagito. Noi dobbiamo essere più bravi quando succedono piccole cose sfavorevoli”.
Ma come ci si rialza dopo questo ko (il secondo stagionale)? Per Cuoghi alla base c’è unicamente il lavoro: “Bisogna allenarci bene in settimana se vogliamo essere su buoni livelli. Mi aspetto che la squadra torni a giocare con intensità per più tempo possibile. Alla fine noi abbiamo preso gol solo su calci da fermo e non su azione”.
E domenica ai “Pini” arriva l’Andria. Il Viareggio – che non vince da tre partite – ha voglia di tornare al successo, anche se Cuoghi scaccia via i facili entusiasmi: “L’Andria è forte. Contro il Latina ho visto un’ottima squadra, ha solo un under e quindi è molto esperta, ben messa in campo e con grandi individualità. Va presa con le molle, ha vinto un derby col Barletta e pertanto servirà molta attenzione”.
Ascolta l’intervista a Stefano Cuoghi