Un riconoscimento atteso da tempo, anche se per tutti moralmente Cesira quella Medaglia d’Oro l’ha sempre avuta. La cerimonia si è svolta mercoledì 14 novembre alle ore 11,00, in prefettura a Lucca nella splendida cornice della Galleria delle Statue.
La cerimonia si è aperta con l’ Inno di Mameli, cantato da tutti i partecipanti. Erano presenti il Prefetto Giovanna Cagliostro, il sottosegretario all’Interno Giovanni Ferrara, il Sindaco di Stazzema Michele Silicani, che hanno consegnato la Medaglia d’Oro al Merito civile a Cesira Pardini.
Presenti alla cerimonia i sindaci della Versilia, rappresentanze istituzionali e sindaci di tutta la provincia di Lucca, il Procuratore Militare Marco de Paolis, una rappresentanza dell’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema, rappresentanti della Provincia, autorità e forze dell’ordine.
Ha partecipato alla cerimonia tutta la famiglia Pardini con le sorelle, il figlio e i nipoti, c’era anche Paolo Lencioni, il bambino di un anno che Cesira salvò dalla strage di Sant’Anna. Elisabetta Salvatori, accompagnata al violino da Matteo Ceramelli, ha recitato la poesia “I bambini di Sant’Anna”, scritta dagli alunni della scuola elementare “G. Matteotti” di Gubbio, nel 2007.
“ Questo conferimento è un esempio di solidarietà da tramandare ai giovani, libertà e giustizia sanciti dalla Costituzione. Sono onorata di poter esordire il mio percorso a Lucca con il conferimento di questa onorificenza ad una donna come Cesira Pardini. Ringrazio il mio predecessore Alessio Giuffrida per il lavoro svolto in funzione di questo riconoscimento, lo staff e il sottosegretario”, ha detto il Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro.
Di seguito la motivazione per la Medaglia d’Oro al Merito Civile consegnata a Cesira Pardini:
“Nel corso di un rastrellamento e del successivo feroce eccidio perpetrato dalle truppe tedesche, insieme alla madre, alle sorelle ed altri vicini, veniva catturata e messa al muro ma, sebbene ferita dai colpi di mitragliatrice, riusciva a spingere le sorelle al riparo in una stalla retrostante. Successivamente, dopo aver tolto dalle braccia della madre uccisa anche la sorella neonata, le conduceva tutte in un luogo più sicuro, nei pressi del quale, pur nuovamente ferita dai militari in ritirata, individuava sotto un cumulo di cadaveri un bambino in tenera età ancora in vita, e lo traeva in salvo. Luminosa testimonianza di coraggio, ferma determinazione ed elevato spirito di solidarietà umana. 12 agosto 1944 – Loc. Coletti di Sant’Anna di Stazzema”.