Adesso, invece, i mecenati ci sarebbero. E così Vannucci ha presentato un documento, approvato dalla Fondazione Carnevale, con il quale rinuncia alla realizzazione della mascherata di gruppo.
Il carro celebra Viareggio e, soprattutto, i 140 anni del suo Carnevale: un grande faccione di Burlamacco si scomporrà in quattro parti, similmente ad un’altra costruzione fuori concorso – “Le nuove maschere” di Riccardo Luchini del 1989 -, affiancato da due cavallucci di mare. “Volendo, questo carro potrebbe essere utilizzato anche a scopo promozionale”, dice Vannucci. “Racchiude tutti gli elementi caratteristici di Viareggio.” Non a caso il titolo è “Cartolina da Viareggio”.
“Non è stata un’improvvisazione dell’ultimo minuto”, fa sapere ancora Vannucci. “Anzi, già dallo scorso marzo parlai alla Fondazione Carnevale di questo mio progetto. Ho iniziato fin da subito a cercare sponsorizzazioni di vario tipo. Non è stato per nulla facile, ma alla fine sono riuscito a condurre in porto alcune trattative. E ve ne sono altre quattro-cinque ancora in ballo.” Si parla di una nota marca di cioccolata, di varie aziende locali e di un grande nome di rilievo nazionale.
Il compenso per la realizzazione di questo carro, che non sarà dunque a spese della Fondazione Carnevale, si aggirerà sui 50mila euro: l’idea di Vannucci è di destinare proprio alla Fondazione Tiamo tutti quei proventi che eccederanno la cifra fissata per il budget.
A proposito di opere sostitutive: con ogni probabilità la coppia Simone Politi-Priscilla Borri, esclusa dai carri di prima categoria, non realizzerà la maxi-struttura per Pitti Immagine: troppo stretti i tempi. I due costruttori, adesso, formuleranno un’altra proposta alla Fondazione Carnevale.
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