“Sono rammaricato – prosegue – prima come abitante di Azzano e poi come consigliere comunale. Chiudere un ufficio postale già oggetto di razionalizzazione alcuni anni fa, infatti è aperto tre giorni alla
settimana e soltanto la mattina, che serve 5 paesi della montagna, mi sembra assurdo e offensivo nei confronti di una intera comunità.
Questa decisione causerà forti disagi a molte persone, soprattutto anziani, che si servono di questo ufficio per ritirare la pensione e per una serie di servizi fondamentali che dovrebbero essere difesi e garantiti.
Mi stupisce la leggerezza delle parti sociali nel firmare l’accordo e mi stupisce il non aver coinvolto l’amministrazione comunale in una scelta così delicata. Ripeto è un’offesa ad un’intera comunità, ma del
resto non ci si può stupire più di tanto, è così che va il mondo grazie alle politiche liberiste e volte alla privatizzazione di servizi fondamentali”.