foto Simone Pierotti
Foto Simone Pierotti

SERAVEZZA. Non l’ha presa affatto bene. Scoprire dalla stampa, e solo il giorno dopo per via ufficiale, che da Firenze qualcuno ha deciso di cancellare con un tratto di penna l’ufficio postale del paese non gli ha fatto per niente piacere. Per questo Ettore Neri, sindaco di Seravezza, stamani ha preso carta e penna e scritto a tutti gli organi competenti, dal presidente della Regione in giù.

“Questa mattina – spiega – ho ricevuto conferma ufficiale, seppur solo verbale, dalla Direzione Generale di Poste Italiane di Lucca della imminente chiusura dell’ufficio postale di Azzano. Conferma ufficiale perché, da qualche giorno, questa notizia era trapelata. La cosa è a mio modo di vedere grave e offensiva”.

Il sindaco entra nel merito. “Grave – scrive Neri -perché ancora una volta in questo Paese si mettono davanti i soldi ai bisogni delle persone; si mortificano realtà e cittadini, spesso anziani, a vantaggio di scelte freddamente economiche; si pianifica il distacco di pezzi importanti del territorio collinare e montano da servizi essenziali e vitali. È capitato, ad Azzano, con la Scuola dell’obbligo, da noi strenuamente difesa, fino all’ultimo, anche con impegno di ingenti risorse, ed ora capita con le Poste: altro segnale del degrado etico e civico di questo Paese che spreca e sciupa opportunità e ricchezza nei grandi centri e negli alti livelli e fa pagare il conto alle periferie e ai più deboli”.

“Sotto la perfida cappa della ideologia liberista – scrive ancora il sindaco di Seravezza – negli ultimi venti anni, si è proceduto a razionalizzazioni e privatizzazioni che si sono risolte in uno sfregio vigliacco contro comunità e cittadini. Come Amministrazione Comunale di Seravezza ci ribelliamo a questa decisione che, purtroppo, nostro malgrado e con l’inganno è stata avallata anche dalle rappresentanze sindacali e dalla Regione Toscana. Questo è ciò che maggiormente ci offende e ci indigna: la discussione con Poste Italiane relativamente alla chiusura di un elevato numero di uffici postali in Toscana va avanti da diversi mesi, come Amministrazione Comunale l’abbiamo seguito, passo dopo passo, con attenzione e solerzia fino al punto che il tavolo coordinato dalla Provincia di Lucca aveva sancito l’accordo territoriale secondo il quale l’ufficio di Azzano non sarebbe stato interessato dalle imminenti chiusure.

“Di questo dato di fatto sono buoni testimoni anche i Presidenti di Uncem Toscana Oreste Giurlani e dell’Unione dei Comuni della Versilia Maurizio Verona che personalmente si sono interessati a questa vicenda. Il danno, dunque, come ci hanno confermato fonti che riteniamo attendibili, è stato fatto in sede regionale (senza che nessuno si ponesse lo scrupolo di informare l’Amministrazione Comunale di Seravezza, l’Amministrazione Provinciale di Lucca e tanto meno i cittadini interessati) dove, azienda e sindacati hanno sottoscritto un accordo sulla pelle delle comunità e, così ci è stato riferito, sacrificando alcuni uffici postali a vantaggio di altri. Di questo sconcio andrò personalmente a chiedere conto, nei prossimi giorni, in Regione Toscana e lì manifesterò la più ferma opposizione, mia e dell’Amministrazione Comunale di Seravezza, nei confronti di questa decisione e del metodo scandaloso che è stato utilizzato”.

Ettore Neri insite. “Vogliamo conoscere il nome di coloro che, all’ultimo momento, hanno cambiato le carte e vogliamo sapere da chi, queste persone, prendono ordini. Convocherò al più presto un incontro con i cittadini residenti e metterò in atto ogni forma di civile protesta possibile. La cosa che più mi ferisce è il comportamento tenuto dalle forze sindacali, indifferente e miope, oltre che irrispettoso, nei confronti delle rappresentanze istituzionali territoriali, per questo preannuncio che, in mancanza di sviluppi positivi, la mia Amministrazione Comunale sospenderà a tempo indeterminato ogni trattativa e ogni possibile collaborazione, a tutti i livelli, con quelle forze sindacali che abbiano sottoscritto l’accordo con Poste Italiane”.

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