Inoltre, aveva sostituito la gestione della concessione con terze persone, senza richiedere la necessaria autorizzazione del Comune, che quindi, aveva emesso il provvedimento di decadenza ai sensi dell’articolo 47 del Codice della navigazione. A quel punto, la proprietà si è rivolta al Tar, impugnando il provvedimento di decadenza e chiedendone la sospensione. All’udienza, svoltasi nell’ottobre scorso, il Tribunale amministrativo ha respinto la richiesta, riconoscendo che, non solo il locale è chiuso da tempo, ma nel frattempo, ha anche lasciato scadere la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande.
Una licenza che potrebbe essere riacquisita soltanto a seguito di una serie di interventi per la messa a norma del locale. Due giorni fa la decisione del Consiglio di Stato , che in sede di appello ha confermato quella del Tar. Dopo questa seconda vittoria, il Comune rimane in attesa della sentenza di merito che, alla luce di quest’ultimo verdetto, sembra orientata a confermare la piena legittimità del provvedimento di decadenza pronunciato dalla municipalità.