“La mia dignità vale più del beneficio economico del posto di lavoro. Non mi pentirò di questa scelta”, ha aggiunto il ferroviere che è anche consulente di alcuni familiari delle vittime della strage di Viareggio.
Ieri mercoledì 23 gennaio, dopo cinque ore di discussione, i legali di Antonini e delle Ferrovie erano arrivati ad un preliminare di accordo che prevedeva, tra l’altro, il reintegro del ferroviere, ma Antonini non ha accettato. Il processo quindi continua e la prossima udienza è fissata per l’11 marzo.