Invitato a fare un bilancio sull’attività del 2012 del Settore gestione e tutela del territorio del Comune di Seravezza, il Sindaco Ettore Neri esordisce mettendo il evidenza la propria preoccupazione per la situazione generale di un comparto tra i più importanti e strategici del Paese e per la precaria situazione occupazionale ed economica di centinaia tra operai, artigiani, commercianti, professionisti e imprenditori che, su tale comparto, vivono.
Eppure, se le guardiamo dalla prospettiva del Comune di Seravezza, le cose lo scorso anno non sono andate affatto male. Gli oneri concessori e le monetizzazioni hanno superato di circa un centinaio di migliaia di Euro l’ottimistico traguardo previsto, fissato in un milione di Euro; e ciò senza agire sull’importo degli oneri, fermo ai livelli stabiliti una decina di anni fa. Diversi piani attuativi di iniziativa privata e pubblica sono stati adottati e approvati e altri attendono di andare in Consiglio comunale. Tra questi quelli spiccano quelli delle ex aree Olimpia e Comid e del polo produttivo dell’Henraux; interventi “strategici” in grado di modificare e migliorare l’efficienza territoriale ed economica del centro di Querceta. L’area artigianale-industriale di Via Ciocche, completamente urbanizzata e resa efficiente, è in via di completamento e presto i nuovi capannoni, circondati da ampi spazi verdi e parcheggi pubblici, potranno essere utilizzati.
“La strumentazione urbanistica e l’impegno degli enti locali da soli però non bastano – continua Neri. Anche in Versilia decine di iniziative per la realizzazione di interventi edilizi, piccoli e medi sono da mesi congelati in attesa di un credito bancario che doveva essere riattivato grazie agli aiuti che gli istituti hanno ricevuto dallo Stato italiano e dall’Europa, finanziati con le nostre tasse. Il prossimo governo dovrà agire in fretta su questo fronte e garantire le deroghe al patto di stabilità chieste dagli enti locali non più eludibili per rilanciare il comparto dei lavori pubblici. A livello nazionale la materia è ancora governata da decreti ministeriali figli del dibattito urbanistico del dopoguerra, approvati negli anni Sessanta e Settanta, in un periodo di forte urbanizzazione, che non tengono minimamente conto che oggi, per il 90%, i Comuni si occupano di interventi sul patrimonio edilizio esistente.
Anche la Regione Toscana, intenta a rivedere la legge regionale in materia, deve fare la sua parte spingendo al massimo la semplificazione amministrativa, in modo da garantire ai cittadini la possibilità di intervenire in tempi rapidi e certi.
È necessario tornare ad investire sulle iniziative edilizie sane puntando sull’incrocio tra economia verde e sviluppo sostenibile con la riqualificazione del costruito, le ristrutturazioni a finalità ambientali e la messa in sicurezza antisismica.
Il nostro Regolamento Urbanistico – conclude il Sindaco di Seravezza – è già fortemente indirizzato in questa direzione e i risultati del 2012 lo certificano. Ma senza un impegno comune rischiamo di veder vanificato lo sforzo compiuto per dare risposte ai bisogni dei cittadini, per rigenerare l’habitat e rendere più efficiente e vivibile il nostro territorio”.