SERAVEZZA. “Il 22 gennaio scorso l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha lanciato l’ennesimo allarme sulla situazione di rilevante contrazione nel quale versa il campo dell’edilizia. La crisi economico finanziaria che ha investito il nostro Paese ha trascinato il settore delle costruzioni nella recessione più grave dal dopoguerra ad oggi. I Comuni, incaricati del governo diretto del territorio, sono chiamati a un grande sforzo per dare una svolta a questa situazione”.

Invitato a fare un bilancio sull’attività del 2012 del Settore gestione e tutela del territorio del Comune di Seravezza, il Sindaco Ettore Neri esordisce mettendo il evidenza la propria preoccupazione per la situazione generale di un comparto tra i più importanti e strategici del Paese e per la precaria situazione occupazionale ed economica di centinaia tra operai, artigiani, commercianti, professionisti e imprenditori che, su tale comparto, vivono.

Eppure, se le guardiamo dalla prospettiva del Comune di Seravezza, le cose lo scorso anno non sono andate affatto male. Gli oneri concessori e le monetizzazioni hanno superato di circa un centinaio di migliaia di Euro l’ottimistico traguardo previsto, fissato in un milione di Euro; e ciò senza agire sull’importo degli oneri, fermo ai livelli stabiliti una decina di anni fa. Diversi piani attuativi di iniziativa privata e pubblica sono stati adottati e approvati e altri attendono di andare in Consiglio comunale. Tra questi quelli spiccano quelli delle ex aree Olimpia e Comid e del polo produttivo dell’Henraux; interventi “strategici” in grado di modificare e migliorare l’efficienza territoriale ed economica del centro di Querceta. L’area artigianale-industriale di Via Ciocche, completamente urbanizzata e resa efficiente, è in via di completamento e presto i nuovi capannoni, circondati da ampi spazi verdi e parcheggi pubblici, potranno essere utilizzati.

“La strumentazione urbanistica e l’impegno degli enti locali da soli però non bastano – continua Neri. Anche in Versilia decine di iniziative per la realizzazione di interventi edilizi, piccoli e medi sono da mesi congelati in attesa di un credito bancario che doveva essere riattivato grazie agli aiuti che gli istituti hanno ricevuto dallo Stato italiano e dall’Europa, finanziati con le nostre tasse. Il prossimo governo dovrà agire in fretta su questo fronte e garantire le deroghe al patto di stabilità chieste dagli enti locali non più eludibili per rilanciare il comparto dei lavori pubblici. A livello nazionale la materia è ancora governata da decreti ministeriali figli del dibattito urbanistico del dopoguerra, approvati negli anni Sessanta e Settanta, in un periodo di forte urbanizzazione, che non tengono minimamente conto che oggi, per il 90%, i Comuni si occupano di interventi sul patrimonio edilizio esistente.

Anche la Regione Toscana, intenta a rivedere la legge regionale in materia, deve fare la sua parte spingendo al massimo la semplificazione amministrativa, in modo da garantire ai cittadini la possibilità di intervenire in tempi rapidi e certi.

È necessario tornare ad investire sulle iniziative edilizie sane puntando sull’incrocio tra economia verde e sviluppo sostenibile con la riqualificazione del costruito, le ristrutturazioni a finalità ambientali e la messa in sicurezza antisismica.

Il nostro Regolamento Urbanistico – conclude il Sindaco di Seravezza – è già fortemente indirizzato in questa direzione e i risultati del 2012 lo certificano. Ma senza un impegno comune rischiamo di veder vanificato lo sforzo compiuto per dare risposte ai bisogni dei cittadini, per rigenerare l’habitat e rendere più efficiente e vivibile il nostro territorio”.

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ultimo aggiornamento: 31-01-2013


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