L’episodio accaduto ieri a San Giorgio si aggiunge agli altri duemila tentativi di suicidio avvenuti nelle carceri italiane tra il 2011 e il 2012. Gesti che non si sono trasformati in morti grazie all’attenzione e all’umanità degli agenti della polizia penitenziaria. Purtroppo il la loro professionalità non basta a evitare le tragedie, lo dimostrano le mille persone che hanno perso la vita nei nostri penitenziari negli ultimi dieci anni (tra il 2002 e il 2012) .
Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recentemente è intervenuto sul dramma della situazione carceraria in Italia. In vista al carcere milanese di San Vittore, il Capo dello Stato si è rivolto ai detenuti, esprimendo la sua vicinanza e ha chiesto alla politica di intervenire per risolvere l’ingiustizia quotidiana che si vive in cella. “Sono qui per condividere i vostri problemi e le umane sofferenze di cui lo Stato deve farsi carico con quella determinazione che finora non ha mostrato”, ha dichiarato Napolitano.
Il SAPPE, il principale sindacato della polizia penitenziaria, esprime il proprio apprezzamento per il gesto compiuto dagli agenti di San Giorgio. Il segretario generale Donato Capece chiederà all’Amministrazione penitenziaria di Roma una ricompensa (lode o economica) per il personale di polizia che è intervenuto per salvare la vita al detenuto.