Nel sopralluogo – prosegue il documento – sono emerse infatti solo due zone in corrispondenza delle fasce laterali, peraltro ben delimitate in termini di superficie, dove il campo è risultato essere maggiormente utilizzato dalle squadre per l’attività di riscaldamento degli atleti. Per evitare il minore drenaggio, è consigliabile utilizzare il campo da gioco, alternando le attività svolte di volta involta nella varie parti del campo e non concentrandole sempre nelle stesse aree. In questo modo si favorirà un assestamento più uniforme di tutto il sistema manto.
Essendo l’intaso prestazionale di origine naturale e vegetale per un 75% del suo contenuto, per sua natura, trattiene già un elevato grado di umidità, necessario per garantire la corretta prestazione sportiva; al tempo stesso, offre le caratteristiche tecniche e di durabilità del sintetico, che danno al manto i vantaggi di un campo quasi naturale. Purtroppo la forte piovosità di questa stagione ha favorito un clima di grande umidità, che con le basse temperature ritardano l’intervento di manutenzione programmata per il corretto ripristino delle anomalie riscontrate. Si tratta tuttavia di un fenomeno destinato a diminuire progressivamente con il giusto assestamento dell’intaso ed effettuando la corretta manutenzione già programmata”.