I controlli degli uomini della Capitaneria si sono concentrati in questi giorni soprattutto per reprimere la pesca illegale delle anguille “cee”: una specie protetta, pregiata e redditizia. La Guardia Costiera ha battuto palmo a palmo il canale Burlamacca. In pochi giorni sono stati individuati e sequestrati ben 61 attrezzi tra nasse e cerchiaie, attrezzature artigianali che vengono posizionate in punti strategici del porto e abbandonati dai pescatori abusivi per evitare di incappare nei controlli della Capitaneria.
Questo costante monitoraggio degli ultimi giorni ha consentito di prevenire il prelievo del novellame che viceversa avrebbe potuto alimentare un mercato illecito anche con notevoli profitti economici da parte dei trasgressori.
Le divise blu non hanno risparmiato vari ristoranti ed esercizi commerciali. Ma qui si è riscontrato un sostanziale rispetto delle norme.
Al centro del piano di controlli voluto dalla prefettura di Lucca, che ha assegnato alla Capitaneria di porto di Viareggio il coordinamento delle attività svolte dalle varie forze di polizia, prosegue anche l’attività di salvaguardia contro l’inquinamento dei corsi d’acqua versiliesi che hanno sbocco al mare. Nei giorni scorsi si sono state segnalate situazioni critiche in alcuni fossi di Viareggio e Pietrasanta.