Un’insolita vivacità espressiva caratterizza la sua opera: ciò che interessa all’artista è la ricerca. Nei differenti materiali, nella totale libertà delle forme, Maggini ferma il suo sentire: ogni scultura diventa così una tappa della sua vita, l’immagine vibrante di emozioni, impulsività e sentimenti. I suoi soggetti, tratti dalla realtà di tutti i giorni, sono carichi di umanità e dolcezza. Parole mute in gesti espliciti, espressioni catturate nella materia.
Nato a Viareggio nel 1970 da padre scultore e madre ceramista, Libero Maggini è praticamente figlio d’arte. Inizia da bambino a disegnare fumetti, studia al liceo artistico di Lucca e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura, sarà visitabile sino al 24 marzo, nell’orario 10-13 e 17-20. L’ingresso è libero.