“Non voglio essere tacciata di populismo, ma se proprio non si sapeva a chi dare il Coriandolo d’Oro del valore di circa 12mila euro lo si poteva dare a chi lotta tutti i giorni per mantenere in vita i bambini malati – e pensare che c’è stata anche la trasferta a Padova del presidente Santini -, alle realtà sociali del territorio, vedi mensa dei poveri, a chi non riesce a pagare le bollette.
“Questo vuol dire avvicinare e recuperare la storia del Carnevale che è nato dalla gente per la gente. Ma, evidentemente, non si ha visibilità.”