In carcere sono finite 23 persone di cui 13 tra la Versilia, Massa e Lucca, con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. In più sequestrati beni per oltre venti milioni tra immobili, imprese e attività commerciali. “Voglio ringraziare la Magistratura e le Forze dell’Ordine per l’ottimo lavoro svolto, ma è chiaro che ormai abbiamo superato il livello di guardia.
“Ai nostri allarmi si è aggiunto l’ultimo rapporto dei servizi segreti che indica la Toscana come una delle aree, insieme all’Emilia Romagna e il Basso Lazio, dove agiscono i clan camorristici. Un livello d’infiltrazione favorito da una crisi economica devastante dove è facile per i boss ricchi di liquidità, gestire i loro interessi, riciclare soldi sporchi, portare avanti estorsioni e ricatti verso gli imprenditori onesti.
“La lotta alle mafie deve essere una delle priorità del Paese e combattuta su tutto il territorio nazionale con strumenti innovativi potenziando le attività di coordinamento, prevenzione e indagine: è ormai chiaro che questa battaglia la possiamo vincere solo se riusciremo a dare risposte concrete per uscire dalla crisi.”