FIRENZE. “La presenza della camorra in Toscana è dato di fatto molto preoccupante cui contribuisce anche la crisi. Bisogna vigilare e intervenire subito con tutti gli strumenti a disposizione per non fare della nostra regione una terra di mafia come sta accadendo purtroppo in molte zone anche del nord Italia”: è questo il commento di Federico Gelli, neodeputato e responsabile Legalità e Sicurezza del Pd Toscana, in merito alla vasta operazione anticamorra contro il clan dei casalesi condotta oggi nella nostra regione e in Campania dalle Forze dell’Ordine dirette dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli insieme ai loro colleghi di Firenze.

In carcere sono finite 23 persone di cui 13 tra la Versilia, Massa e Lucca, con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione. In più sequestrati beni per oltre venti milioni tra immobili, imprese e attività commerciali. “Voglio ringraziare la Magistratura e le Forze dell’Ordine per l’ottimo lavoro svolto, ma è chiaro che ormai abbiamo superato il livello di guardia.

“Ai nostri allarmi si è aggiunto l’ultimo rapporto dei servizi segreti che indica la Toscana come una delle aree, insieme all’Emilia Romagna e il Basso Lazio, dove agiscono i clan camorristici. Un livello d’infiltrazione favorito da una crisi economica devastante dove è facile per i boss ricchi di liquidità, gestire i loro interessi, riciclare soldi sporchi, portare avanti estorsioni e ricatti verso gli imprenditori onesti.

“La lotta alle mafie deve essere una delle priorità del Paese e combattuta su tutto il territorio nazionale con strumenti innovativi potenziando le attività di coordinamento, prevenzione e indagine: è ormai chiaro che questa battaglia la possiamo vincere solo se riusciremo a dare risposte concrete per uscire dalla crisi.”

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