Era difficile, insomma, chiedere di più: cinque corsi mascherati baciati dal sole, incassi al di là delle previsioni nonostante la crisi che morde – da ricordare il dato dei biglietti cumulativi, il più basso degli ultimi anni.
Considerando le premesse di questa turbolenta edizione, tra carristi sul piede di guerra con la Fondazione e contributi pubblici che scarseggiavano, Burlamacco scrive il lieto fine sulla 140a edizione della sua grande festa.
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