“A loro si sommano i lavoratori in Cassa Integrazione ordinaria – nei primi due mesi del 2013 sono state denunciate in provincia di Lucca 243.625 ore di CIG O, a fronte delle 102.314 dei primi due mesi dello scorso anno – e poi ci sono le Casse Integrazioni straordinarie e naturalmente i lavoratori in disoccupazione, o ASPI che dir si voglia e quelli che hanno finito anche la disoccupazione.
“Una marea di lavoratori e quindi di famiglie in gravissima difficoltà, anche a riuscire a mangiare, e buona parte della politica che se ne frega. Il lavoro e soprattutto la mancanza di lavoro non sono di moda: scompaiono o si nascondono nei punti programmatici degli ipotetici governi. La crisi è passata di moda per la politica tutta intenta a rincorrere le facce nuove dei neoparlamentari, ma non lo è per chi ci si misura tutti i giorni e a Viareggio la crisi si taglia col coltello.
“Per questo il tempo dei discorsi è finito. C’è bisogno di idee e di proposte concrete da praticare subito. Il turismo, il commercio, la nautica hanno bisogno di risposte veloci e praticabili e la politica deve dimostrare di essere all’altezza delle responsabilità che governare oggi Viareggio richiede. Mi auguro che la campagna elettorale scenda dal piedistallo astratto dei discorsi generici e delle buone intenzioni e si misuri sulla qualità, sulla concretezza e sulla celerità delle proposte.
“Attenzione, perché vincere senza idee o senza la concretezza della loro realizzabilità significa poi non riuscire a governare e quindi, dato l’aggravarsi della situazione, significherebbe fare danni ancora peggiori di quelli fatti da Lunardini: Viareggio non se lo merita.”