Nei mesi scorsi, anche in considerazione delle cattive condizioni meteomarine del periodo, gli uomini della Guardia Costiera avevano intensificato la loro attività di monitoraggio e prevenzione nell’intera area portuale, provvedendo a contattare i responsabili delle unità in evidente stato di abbandono e degrado invitandoli ad una corretta manutenzione dei propri beni.
Si ricorda che presso gli uffici tecnici della Capitaneria di porto di Viareggio, ai sensi dell’Ordinanza n° 266/2011, è conservata la banca dati dei proprietari di tutte le unità autorizzate all’ormeggio ai fini di sicurezza della navigazione.
Nel corso dei sopralluoghi, lungo il Canale Burlamacca ed in prossimità delle aree del Triangolino, sono stati rinvenute diverse imbarcazioni semi affondate o con i cavi di ormeggio mancanti o usurati, prive di qualsiasi autorizzazione prevista dalle normative vigenti; pertanto, dagli atti di ufficio, non è stato possibile risalire ai rispettivi proprietari.
Tali imbarcazioni risultavano potenzialmente pericolose per la sicurezza della navigazione e la vita umana in mare, per l’ambiente marino circostante nonchè per la regolare e sicura gestione delle banchine durante le operazioni portuali.
Pertanto, la Capitaneria di porto di Viareggio aveva emesso nell’aprile scorso una Ordinanza, la n° 40/2013, diffidando i titolari alla rimozione delle suddette
Oltre al degrado ambientale, si è evitato che per la prolungata permanenza dei relitti in acqua, parte degli stessi potessero creare intralcio alla navigazione andando alla deriva specie in prossimità dell’ingresso del porto laddove, invece, la sinergica attività tra Autorità Marittima e Civica Amministrazione di Viareggio ha di recente consentito lo svolgimento delle operazioni di dragaggio.