GARFAGNANA. La situazione “non è particolarmente preoccupante” ma, considerati il panico e la tensione che si sono manifestati a seguito delle scosse di domenica e l’eventualità che si possano ripetere, “lo stato e le istituzioni tengono alto l’impegno”. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo nel corso della trasmissione Baobab, in diretta su Radio 1 Rai, sulla situazione in Lunigiana e Garfagnana.
La presenza dei soccorsi nelle zone terremotate intanto si è intensificata, con la disponibilità di nuove tendopoli con 2mila posti letto, mentre sono state verificate le disponibilità delle strutture di accoglienza nelle località della costa, “se ce ne fosse bisogno, ma ci auguriamo di no”, ha aggiunto.
Il presidente Rossi ha quindi ricordato la richiesta dello stato di emergenza, la necessità di primi finanziamenti (5 milioni) per far fronte alle urgenze e ha giudicato “interessante” la proposta avanzata da alcuni parlamentari di sostenere i privati che devono intervenire con ristrutturazioni sugli immobili danneggiati con un meccanismo analogo a quello degli ecoincentivi (riduzione del credito di imposta). In questo momento sono state dichiarate inagibili 45 abitazioni in Lunigiana e 12 in Garfagnana, ma si teme che il conto possa salire con l’estensione dei controlli.
“Inserire nel primo decreto utile le risorse necessarie a far fronte alle urgenze derivanti dai fenomeni sismici che in questi giorni sono tornati a colpire la Garfagnana e la Lunigiana”. Lo dice la deputata Pd Raffaella Mariani, stamani (lunedì 24 giugno) a fianco del presidente della Regione Enrico Rossi nella sua visita alle aree colpite dalle scosse di terremoto. “Come parlamentari l’atto preliminare e fondamentale sarà quello di sostenere la richiesta del presidente Rossi per il riconoscimento immediato dello stato di emergenza da parte del governo”.