CAMAIORE. Non ci sta a farsi smentire pubblicamente in questo modo. E Marco Trogi, lo scrittore pietrasantino autore de “Camaiore, 25 dicembre 12078”, torna a parlare e a denunciare: “Hanno impedito la presentazione del libro perché ritengono volgare il mio romanzo”
“All’ufficio cultura – spiega Trogi – sono state rilasciate, di fronte alla signora Altemura (responsabile dell’ufficio, ndr), e ai consiglieri comunali Pezzini e Gemignani, ben due copie del romanzo in questione. Una come deposito, al fine di formalizzare una richiesta ufficiale di patrocinio. E una consegnata personalmente a un ulteriore funzionario, una signora della quale non conosco il nome, anch’essa presente alla discussione, che nell’occasione si è offerta spontaneamente di rivestire il ruolo di eventuale relatrice”.
Avviene così il contatto tra l’associazione e lo scrittore. “Durante l’unico colloquio telefonico intrattenuto con la persona responsabile dell’ente benefico individuato dalla signora Gemignani – racconta Trogi – concordo il 7 dicembre come data per un preliminare incontro, in occasione del quale avrei potuto consegnare una copia del libro e contemporaneamente presentato il mio lavoro. Il giorno 3 dicembre, però, Gemignani mi riferisce telefonicamente che l’Ufficio Cultura dopo una prima sommaria lettura del libro, ha ritenuto la pubblicazione non idonea a una presentazione ufficiale in un contesto istituzionale, quale il Comune di Camaiore, a causa del linguaggio utilizzato nei dialoghi, definito dalla stessa amministrazione, volgare e inadeguato, aggiungendo inoltre che a tali presupposti, è preferibile annullare anche il previsto incontro con i rappresentanti dell’associazione umanitaria candidata a veicolare l’evento”.
Quindi Trogi conferma quello che aveva detto il sindaco, estraneo alla facendo. “Voglio inoltre confermare le dichiarazioni del sindaco Del Dotto, dal momento che con lui non ho mai avuto modo di conferire personalmente”.