VIAREGGIO. “È da tre anni che il Comitato Piazza Dante, durante ripetute riunioni in prefettura e in Comune, continua a ricevere promesse che non vengono mantenute. Parole parole parole ma zero fatti”. Il Comitato Piazza Dante alza la voce: pretende dall’Amministrazione Comunale e dalle forze dell’ordine più sicurezza.

“Come ormai è noto il problema di Piazza Dante è quello della delinquenza, delle cattive frequentazioni, della presenza di personaggi che si ritrovano quotidianamente in Piazza e in alcuni locali della Piazza stessa ormai noti a tutti, creando insicurezza in quelli che Piazza Dante devono attraversarla, per chi entra o esce dalla stazione, per i viareggini e turisti e ancora di più in quelli che in piazza vi abitano. Siamo stanchi di parole e di promesse: è una vergogna che il sindaco e la sua amministrazione si disinteressino di una situazione di così grande disagio per chi abita in Piazza Dante e per la città tutta. Ed è una vergogna che il sindaco e la sua amministrazione prendano in giro i cittadini, non li tutelino e lascino nel degrado una delle piazze più importanti della città quando basterebbero buonsenso, serietà ed efficienza per risolvere la situazione.

Le richieste del comitato di Piazza Dante, ripetute in tutte le sedi sono semplici e chiare: quattro telecamere di sorveglianza sulla piazza e una pattuglia della polizia municipale composta da due persone dalle 16 alle 21, posizionata nello spazio peraltro già predisposto da mesi e mai occupato dal mezzo dei Vigili.

Il vicesindaco Romanini (il sindaco non era disponibile) poco tempo fa, dopo l’ennesima riunione, con carta e penna aveva annotato diligentemente quanto il comitato aveva di nuovo richiesto , ma anche questa volta non siamo stati ascoltati, insomma in questi tre anni i residenti di Piazza Dante hanno subito, furti, scassi (all’interno di un condominio persino la rottura delle cassette delle lettere) sporcizia in ogni angolo della Piazza, da poco rinnovata, e soprattutto i residenti stanno vivendo con l”angoscia e la preoccupazione quotidiana nel vedere circolare senza problemi personaggi di malaffare che da un momento all’altro possono arrecare danno a noi residenti o addirittura a qualche viareggino o turista che passa per caso da quelle parti.

Nessuno del comune fa niente per tutelarci (l’unico aiuto lo abbiamo dal comando della polizia di Stato di Viareggio diretto dalla Dottoressa Rosaria Gallucci e dal suo staff). Siamo nelle mani di un sindaco e della sua amministrazione che pensa solo a voler aprire nuovi campi rom a chiudere strutture importanti per la città e a dire che le telecamere non sono indispensabili. Il comune di Forte dei Marmi, se non aveva le telecamere di sorveglianza, non avrebbe rintracciato quei quattro disperati e delinquenti che hanno ucciso la Signora Luana, e il sindaco di Seravezza, appresa la notizia, che i quattro erano del campo rom della sua città, non ha esitato a farlo demolire.

Gli altri comuni della Versilia a differenza di Viareggio hanno la bacchetta magica? No, sono solo diretti e amministrati da persone efficienti di buon senso che hanno a cuore le richieste e le necessità dei loro cittadini, per la loro salvaguardia e incolumità (forse il comune di Viareggio aspetta che ci scappi il morto). Terminiamo con una frase di Agostino D’Ippona: “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio, lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle”.


 


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