VIAREGGIO. “Gli esperti contabili che hanno da mesi preso in esame la situazione finanziaria del comune di Viareggio, soprattutto quello inviato dal Ministero Economie e Finanze, hanno concluso il loro lavoro individuando le responsabilità amministrative nella precedente giunta Lunardini e quella successiva del commissario prefettizio Mannino. A tutto ciò va sicuramente aggiunto la grave situazione finanziaria del paese Italia che pone altrettante difficoltà oggettive per tutti gli enti pubblici”. Lo scrive Emiliano Favilla, capogruppo della Federazione della Sinistra.
“In una situazione del genere coloro che dovrebbero tacere e rimpiattarsi, sono proprio quelle forze politiche di destra responsabili delle difficoltà in cui la città di Viareggio si sta dibattendo. Invece no: mischiando le carte in tavola e presentandosi come ‘verginelle’ continuano a fare di tutto perché al danno si aggiunga altro danno. Mentre continuano imperterriti e con faccia tosta a mettere solo i bastoni nelle ruote su quei pochi tentativi che si possono fare, mai presentano una proposta alternative per uscire allo scoperto. Solo critiche, demagogia e strumentalizzazioni.
“Quello che chiarisce meglio la strumentalizzazione in atto la offre la vicenda della data del consiglio comunale per la discussione e approvazione del bilancio consuntivo, su cui i consiglieri comunali Massimiliano Baldini, Antonio Cima e Rossella Martina hanno dato il ‘meglio’ di loro stessi. A differenza del bilancio preventivo, quello consuntivo è una fotografia di quello che è la situazione in cui si trova il Comune di Viareggio. Quella, a detta per l’appunto, dagli esperti contabili, creata dalle precedenti amministrazioni.
“A trovare il bandolo della matassa e ricostruire ciò che è successo non è stato facile e i tempi si sono allungati. La Prefettura di Lucca impone la fissazione della data del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio consuntivo entro 20 giorni dalla data della lettera notificata a tutti i consiglieri comunali. La legge prevede che se non venisse rispettata questa scadenza dettata dalla Prefettura per l’approvazione del bilancio consuntivo scatterebbe automaticamente la decadenza della giunta e del consiglio comunale per ridare in mano il tutto a un altro commissario prefettizio.
“L’osservazione che fanno i tre zelanti consiglieri comunali è vera, anche se si tratta di una differenza di soli pochi giorni ai 20 previsti. Il presidente del consiglio Vannucchi fa presente che quella scadenza è stata imposta dalla Prefettura e quindi richiamava i tre consiglieri al buon senso di responsabilità: figuriamoci se questi signori vogliono usare il buon senso e, diversamente, continuano a starnazzare sulla mancanza formale dei tempi. A un certo punto la stessa Prefettura si rende conto della situazione e con successiva nota allunga la scadenza della convocazione del consiglio di qualche altro giorno.
“A questo punto tutti contenti? Ci mancherebbe. Soprattutto i soliti tre consiglieri Massimiliano Baldini, Antonio Cima e Rossella Martina protestano a squarciagola perché è stata sposta la data del consiglio dal 18 al 27 agosto. Ma ci rendiamo conto?”.