“Morte annunciata”, “Sandra Mei a casa, salviamo il pavone”: con questi due striscioni ha preso vita il picchetto di alcune decine di cittadini ritrovatisi al laghetto dei cigni per protestate contro la triste fine della femmina di pavone che il Comune, su impulso dell’assessore, aveva sistemato nel laghetto solo poco tempo fa.

I più animalisti annunciano battaglia, in attesa di conoscere esattamente le cause del decesso dell’animale:

“Avevamo raccolto 700 firme per sostenere che non era il luogo adatto ai pavoni, e adesso uno ha perso la vita. Qualcuno deve ammettere le proprie colpe”

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