Ci sono voluti tre giorni di lavoro e un po’ d’astuzia per riuscire a rimuovere completamente, l’alga che nell’ultimo mese aveva lentamente ricoperto il fosso Farabola per un tratto di circa un chilometro, dall’autostrada fino a Largo Risorgimento.
Alla fine delle operazioni il Consorzio è riuscito nel lavoro e adesso lo specchio d’acqua del canale è tornato pulito.
Dopo che Arpat la scorsa settimana ha determinato la specie dell’alga e fugato ogni dubbio sulla presunta tossicità, gli operai del Consorzio hanno iniziato a fare alcune prove per capire in che modo si potesse intervenire, perchè era apparso subito chiaro che questa alga non si sarebbe potuta gestire facilmente. L’alga non era infatti rimuovibile in alcun modo perchè la sua consistenza impalpabile rendeva vana ogni forma di raccolta convenzionale.
Una barriera galleggiante vicino alle paratoie ha impedito lo scivolamento delle alghe al mare durante la bassa marea, mentre un’altra barriera posizionata a monte, ha evitato che le alghe tornassero indietro durante il ciclo di alta marea.
Un metodo concordato con Arpat e Comune che ha prodotto ottimi risultati.
“Siamo soddisfatti, ma continuiamo a monitorare il canale, perchè una nuova fioritura non è da escludere – dice ancora Ridolfi – le cause ambientali che hanno portato alla presenza dell’alga non sono state rimosse o modificate e quindi ci aspettiamo il ripetersi dell’evento. Se il problema dovesse riproporsi, confermiamo al Comune di Viareggio la nostra disponibilità a intervenire nuovamente”.