Stamattina prima dell’alba, a Viareggio, la Squadra Mobile di Lucca ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, diretto dal dottor Alessandro Giuliano, ex questore di Lucca, coadiuvati dal Commissariato di Viareggio, hanno concluso un’operazione antidroga nei confronti di 17 persone, ritenute responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, eroina, marijuana e hashish
L’attività investigativa dell’operazione denominata Souk 2018, diretta dalla Procura della Repubblica di Lucca – pm titolare del fascicolo il dottor Aldo Ingangi – è stata avviata d’iniziativa nel mese di ottobre dai due uffici, con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga.
Le indagini sono state sviluppate con l’impiego di poliziotti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo per l’acquisto di droga, autorizzati dalla Procura, nonché ricorrendo all’ istituto dell’arresto ritardato – anzichè l’arresto in flagranza, che avrebbe compromesso l’esito dell’indagine –  per gli spacciatori responsabili della cessione.
Questi strumenti investigativi hanno consentito di documentare la continuità dello spaccio, svolto presidiando in forma stabile le due pinete e il lungomare viareggini.
L’attività investigativa si è sviluppata nei confronti di un gruppo di spacciatori magrebini, che hanno presidiato stabilmente le due pinete, la stazione ferroviaria e il lungomare viareggini, in particolare Piazza D’Azeglio, tra l’altro nelle vicinanze di una scuola.
Gli stranieri hanno occupato le zone realizzando un’attività di spaccio rivolta ad un numero indeterminato di assuntori, anche minori.
Nel corso delle indagini, condotte anche attraverso servizi di osservazione con telecamere nascoste e con l’impiego di operatori sotto copertura, è stata sfruttata per acquisire ulteriori elementi investigativi, con la facoltà di ritardare l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione.
Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti di 25 stranieri, alcuni dei quali richiedenti asilo o irregolari. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o escussioni testimoniali.
La droga veniva nascosta, in prevalenza, tra i cespugli delle aiuole di Piazza D’Azeglio oppure interrata nella pineta. Lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza di numerosi passanti, indipendentemente dalle condizioni climatiche.
Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di transazioni giornaliere. Nel corso dell’inchiesta, durata meno di due mesi, sono stati complessivamente effettuati 57 arresti ritardati nei confronti di 25 indagati.
L’operazione portata a termine dalla Polizia aderisce alle finalità indicate nella recente direttiva del Ministero dell’Interno sul rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché a quelle segnalate con il progetto “Scuole sicure”, che ha previsto l’avvio di analoghe azioni in prossimità di plessi scolastici.
Sottoposti ad ordinanza
AIMEN Abid, Tunisia 1998;
AJENGUI Kais, Tunisia 1984;
AQASBI Abaelouahed, Marocco 1981;
BARIRI Adel, Marocco 1995;
BARIRI Kalid, Marocco 1990;
BENAMA Mohssine, Marocco 1991;
BRAK MOHAMED, Marocco 1995;
HAMDI Ahmed, Tunisia 12.08.1990;
HATOUF Redoine, Marocco 1973;
KARBAL Noureddine, Marocco 1984;
LAAOUINA HICHAM, Marocco 1985;
Sottoposti ad arresto ritardato
ABDLRANI Jarir, Marocco 1990;
ALBAI Said, Marocco 1993;
MAOUFTH Bouazza, Marocco 1973;
MATHLOUTHI Radhouane, Tunisia 1990;
ELSOUIDI Kamel, Tunisia in 1983;
MAALAOUI El Moez, Tunisia 1975

QUI IL VIDEO:

QUI IL VIDEO DEI MOMENTI CATTURATI DALLE TELECAMERE NASCOSTE:

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