MARINA DI PIETRASANTA. Venerdi 29 agosto  è andato in scena presso  il Teatro la Versiliana uno dei più famosi e discussi musical degli ultimi anni, Spring Awakening. Il drammaturgo tedesco Frank Wedekind, scrisse nel 1891 “Risveglio di Primavera”, opera teatrale che però dovette aspettare fino al 1906 per vedere le luci del palcoscenico. Proprio da questa pièce, Duncan Sheik e Steven Sater trassero nel 2006 questo discusso musical che scosse Broadway come già un tempo aveva fatto il ben più famoso Jesus Christ Superstar. Ma è nella recente estate del 2009 che Stefano Brondi -direttore musicale e Fabrizio Angelini si incontrano per dare vita alla versione italiana di questo musical vincitore di 8 Tony Awards (il più alto riconoscimento di Broadway per i musical. ndr). L’opera è composta da una buona parte di prosa, che gli autori hanno deciso di tradurre completamente per rendere più fruibile al pubblico lo spettacolo. Nel momento in cui hanno cercato di fare altrettanto con le musiche, hanno compreso che non potevano in alcun modo alterare la forza dei brani originali, decidendo quindi per un escamotage profondamente interessante: I testi che in molti musical sono una parte “esterna” alla scena, avrebbero fatto parte integrante di quest’ultima attraverso l’uso di una lavagna scolastica che si tramuta in un vero e proprio spettacolo per gli occhi atto a suggerire il significato delle canzoni.

Esperimento aggiungo perfettamente riuscito, vista la maestria con cui sono stati composti i “sottotitoli”; una serie di animazioni in computer grafica che non solo aiutano lo spettatore, ma rendono sempre vivo il palcoscenico arricchendolo di un’ulteriore dimensione.

Le musiche rock egregiamente gestite dal Maestro Brondi, sono state arricchite rispetto all’originale con archi che hanno reso il suono più completo e immersivo.

Spring Awakening è un’opera di rottura ambientata nella Germania di fine 1800, e che narra in maniera forte e decisa le difficoltà dell’età adolescenziale e soprattutto del divario tra giovani e adulti, divario in cui molti di noi si possono riconoscere, nonostante le vicende dei protagonisti abbiano avuto luogo più di un secolo fa.
Racconta il malessere di vivere che attanaglia ogni ragazzo e ragazza a quell’età, racconta le difficoltà dei giovani nel rapportarsi con la controparte adulta. Ma soprattutto è un’opera dove si racconta la diversità, che sia essa di pensiero o di genere. Una storia che tocca temi quali omosessualità, aborto, violenza, suicidio, ma anche un’infinita voglia di vivere una vita, anche se difficile, assaporare la libertà delle proprie scoperte attraverso la ribellione e l’amicizia, un sincero inno all’essere se stessi con intelligenza ed empatica sensibilità.

Queste marcate emozioni sono portate sul palco da 11 attori giovani e di gran talento che affrontano in maniera splendida le quasi 2 ore di spettacolo, interpretando con rara intensità e abilità canora sia la parte di prosa che quella musicale.

Tantissimi i giovani (e non solo) presenti in sala, che entusiasti hanno atteso volentieri l’uscita degli attori per poter rubare un sorriso e un autografo ad un cast di ragazzi “bravi e belli”.

Uno spettacolo messo in scena grazie anche al “coraggioso aiuto” della Fondazione Banca del Monte di Lucca che, contribuendo economicamente alla produzione, ha dimostrato un’attenzione per le problematiche giovanili e per il mezzo culturale che, in questo specifico caso, è stato scelto come strumento di sensibilizzazione collettiva.

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musical rock opera Spring Awakening

ultimo aggiornamento: 31-08-2014


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