VIAREGGIO. Sono passati ventitré anni da quel 1992 quando un giovane Carlo Lombardi portava sui viali a mare la mascherata di gruppo “Non ci fossilizziamo”. Stesso titolo e stessa tematica rappresentata, questa volta, su una costruzione grande. “Mi affascinava l’idea di ripresentare la stessa idea in prima categoria – spiega Lombardi – in un periodo storico in cui l’Italia e  Viareggio  si devono risvegliare”.

La costruzione vuol essere un monito al periodo che il nostro Paese attraversa, una congiuntura economica difficile, principalmente a causa dell’ingente debito pubblico accumulato a partire dagli anni Settanta e Ottante del secolo scorso. E, tuttavia, attualmente la situazione sembra essersi aggravata. Precarietà, licenziamenti, cassa integrazione, disoccupazione, famiglie in difficoltà costituiscono ormai esperienza quotidiana per milioni di italiani. Inoltre, siamo governati da visioni politici unicamente attaccati alla propria poltrona ed al proprio conto in banca.

“Non ci fossilizziamo” non è né un detto, né un luogo comune, strappiamoci di dosso la roccia calcarea che ci ha tenuti sino ad oggi legati ad un vecchio e monolitico sistema politico. Ed ecco che anche il più grande dei fossili si anima, prende

(Foto: Vt)
(Foto: Vt)

vita e si articola nei suoi più classici movimenti presso i nostri Viali a mare. Questo a simboleggiare che le speranze di ricrescita non devono mai venir meno, che possiamo come i nostri più vecchi antenati preistorici ritornare a muoverci, lavorare e costruire un’Italia più sana e giusta. Soltanto attraverso una distruzione creatrice di tale ingente portata, la terra è stata la culla della civiltà romana, del Rinascimento, del talento creativo nell’arte e nell’artigianato saprà, come il nostro fossile, liberarsi dai sentimenti che lo seppelliva.

Lo scheletro di un Tyrannosaurus Rex di 36 metri domina il carro contornato da piccoli fossili che si muovono in maniera armonica, cercando di sfuggire all’immobilismo che ha caratterizzato gli ultimi anni.

Un carro che richiama alla più classica tradizione carnevalesca. Al contrario infatti dei colleghi e dell’ultima moda del baccanale, non ci sarà nessun corteggio a terra. I 220 figuranti animeranno i viali a mare sulle scalinate del carro con pon-pon di ordinanza, tipici delle costruzioni di qualche anno fa, non rinunciando però alle movimentate coreografie.

La colonna sonora del carro “Non ti fossilizzare” è scritta e cantata da Alessandro Pasquinucci e Cinzia Zaccaria.

 

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ultimo aggiornamento: 29-01-2015


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