VIAREGGIO. Ne è passato di tempo da quando a 17 anni ha tentato con la sua prima mascherata. Lui, che il Carnevale lo aveva sempre bazzicato sulle orme del papà Umberto e dello zio Stefano, prediligendo carta e colla al pallone da calcio. Oggi Michele Cinquini è cresciuto e, dopo averlo sfiorato tante volte, è riuscito ad arrivare sul gradino più alto del podio. “Bergoglio e pregiudizio” trionfa tra le maschere isolate.

Una prima vittoria con tanto di benedizione di Papa Francesco. Proprio il Pontefice, sulle spalle del Presidente russo Vladimir Putin truccato e travestito di tutto punto, sembra festeggiare il successo di Michele Cinquini e Silvia Cirri.

“Sono senza parole – commenta il mascheratista – dopo sette anni finalmente abbiamo vinto. Ringrazio la mamma Silvia, la mia ragazza Francesca, il babbo e lo zio, tutti i ragazzi che mi hanno seguito e Dario e Nicola che sono stati i numeri uno”.

Gli occhi ancora lucidi dalla commozione e dalla gioia dopo essere stato letteralmente sommerso

(Foto: Matteo Ghilarducci)
(Foto: Matteo Ghilarducci)

dagli amici che hanno atteso con lui il verdetto sotto l’altoparlante.

Il suo Bergoglio sulle spalle di Putin ha fatto il giro del mondo finendo sulle pagine dei quotidiani e dei magazine di tutto il mondo. “Il Papa è un personaggio internazionale, facilmente riconoscibile – racconta Cinquini – ma non mi aspettavo tutto questo richiamo. Con i ragazzi che mi hanno seguito durante i corsi abbiamo fatto un bello spettacolo e in tanti ci hanno fermato”.

È la prima volta, le parole si fermano qua ed è solo tempo di festeggiare.

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