Lo scrive la presidente dell’Anpi provinciale Didala Ghilarducci.
“Resta il rammarico – aggiunge – che il cambiamento di programma sia stato indotto non dal riconoscimento della validità delle motivazioni civilmente espresse dalla nostra e da altre associazioni e da molti cittadini di tutta Italia, ma dal timore di annunciate azioni di violenza, su cui auspichiamo che l’amministrazione comunale e le autorità competenti indaghino, facendo la necessaria chiarezza”.