E’ quanto si legge in una lettera aperta scritta tempo fa e indirizzata all’ad di Fs. Mauro Moretti e divulgata stamani durante la protesta dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.
La lettera firmata da Andrea Maccioni che spiega “forse il mio nome le dirà poco o niente, o forse lo collegherà all’immagine di quel ragazzo che da circa 28 mesi gira l’Italia e manifesta con le foto di tre volti sorridenti appesi al collo. Quelli sono i volti di mia sorella e dei miei due nipotini che hanno perso lòa vita nella immane tragedia”.
Poi aggiunge, “io sono stato costretto a giocare questa partita, anche se il mio sarà sempre il ruolo del perdente, qualsiasi sia il suo esito, perché sono io ad aver perso, Stefania, Luca e Lorenzo.”Provo tanta rabbia e tanto dolore dentro di me – conclude – ma nonostante tutto credo in un mondo migliore e nutro la speranza di poter raccontare a chi è rimasto che nel nostro mondo c’è ancora chi ha il coraggio di lottare onestamente per i valori in cui crede e che viene punito per le proprie colpe. Pertanto le chiedo di rivedere il suo/vostro provvedimento nei confronti del signor Antonini”.