Le ultime scosse di terremoto dell’Emilia hanno fatto paura anche in Versilia. Le case hanno ballato, le scuole sono state evacuate (una addirittura chiusa, a Forte dei Marmi). L’ultimo terremoto in Versilia è quello del 2008, con epicentro a Camaiore. Qualche cornicione caduto, qualche danno, niente di più. Ma gli storici, e i centenari, ricordano ancora il terremoto della Garfagnana del settembre 1920, di scala 6.6, che fece ingenti danni anche in Versilia. “Purtroppo hanno cadenza di uno ogni secolo, grosso modo. Quindi – dice Bernardi – nel giro di pochi anni, 5 come 15, potrebbe verificarsi un’altra scossa del genere”.
Ma non c’è da preoccuparsi. “Qui in Versilia – spiega il responsabile di protezione civile – scuole ed edifici pubblici sono in buono stato, e resisterebbero all’urto. Sugli edifici privati bisogna vedere quando sono stati costruiti, e con quali tecniche: di sicuro se si adottano sistemi antisismici non ci sono pericoli”.
«Le procedure di emergenza in caso di terremoto o alluvione, per quanto riguarda l’operatività della protezione civile, sono simili – dice Bernardi – Noi abbiamo una sede operativa a Querceta, nel Comune di Seravezza. Qui, in caso di calamità, confluiscono tutti i sindaci interessati, con i loro tecnici ed esperti di protezione civile. A quel punto partono una serie di iniziative, ad iniziare dall’evacuazione delle scuole, che portano avanti i singoli sindaci, sempre però coordinati da noi e dalla Provincia».
Dopo l’evacuazione di scuole e degli edifici pubblici, parte la verifica degli eventuali danni. In caso di terremoto spesso la prima cosa a saltare sono le connessioni telefoniche. «Per questo abbiamo due frequenze dedicate – spiega Bernardi – con le quali assicuriamo che le nostre comunicazioni non si blocchino mai».