VIAREGGIO. Sono passati 2 anni da quando le vite di Luca Ceragioli e Jan Frederik Hilmer sono state spezzate. Un’arma da fuoco legalmente detenuta da chi era stato sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori, dopo aver tentato due volte il suicidio e aver sofferto di gravi disturbi mentali.

Un doloroso 23 luglio 2010 che si ripete tragicamente ogni volta sulle pagine di cronaca locale. Stragi che ancora continuano a consumarsi nei luoghi di lavoro, tra le mura domestiche, per strada. Ma i familiari e gli amici di Luca e Jan non si arrendono e da due anni si stanno mobilitando per una maggiore sicurezza.

“Grazie anche al sostegno della Senatrice Marilena Adamo – spiegano Gabriella Neri e Elisa Pierotti, mogli delle vittime – richiediamo maggiori controlli sulla detenzione delle armi. Vorremmo che si potesse in particolare creare una banca dati, una sorta di anagrafe, che permetta uno scambio di informazioni tra strutture sanitarie e istituzioni deputate al rilascio di porto d’armi”.

E così oggi, nella speranza di donare a questo giorno così faticoso e doloroso un significato nuovo e positivo, nasce l’Associazione Onlus “Ognivolta – Familiari e amici di Luca e Jan”.

Un’unica parola, a sigillare anche la forza dell’amore che non si interrompe mai, e continua nel ricordo. Un’unica parola che sottolinea anche la forza dei legami tra chi resta, coloro che inevitabilmente sono stati accomunati dallo stesso dolore, ma non per questo si piangono addosso. Anzi da qui trovano la forza per trasformare la rabbia e la sofferenza in qualcosa di utile e positivo. Scopo dell’associazione, è quello di gettare un piccolo seme nelle coscienze di chi è investito di responsabilità nella gestione della nostra sicurezza. Attraverso l’organizzazione di eventi, convegni, borse di studio e altro l’Associazione mira ad un’azione di sensibilizzazione su un problema ancora troppo spesso ignorato, persino dalle istituzioni.

“C’è bisogno di una maggiore attenzione verso il nostro quotidiano, non possiamo continuare a ignorare – continuano Gabriella e Elisa – abbiamo piuttosto bisogno di fermarci ogni volta, riflettere su ciò che accade e far sì che le nostre scelte siano migliori perché la prossima volta sia meno dolorosa”.

Un divenire di idee, di eventi, di iniziative mireranno ad accrescere la consapevolezza che si può fare qualcosa per migliorare le nostre leggi e soprattutto per scuotere le coscienze dal sopore e dalla leggerezza che può essere fatale, come lo è stato per Luca, Jan e i loro cari.

Anche il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, manifesta il personale ricordo per queste due vite spezzate prematuramente: “Due anni fa perdevo Luca Ceragioli, un coetaneo, amico carissimo, persona squisita, brillante e generosa che un evento folle e assassino ha strappato alla mia amicizia e all’affetto dei suoi cari. Un sentimento di profondo cordoglio e vicinanza va alla famiglia di Luca, alla moglie Gabriella e anche ad Elisa, moglie di Jan. Aderisco alla loro associazione che rappresenta sicuramente il modo più bello, degno e costruttivo per ricordarli”.

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ultimo aggiornamento: 21-07-2012


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