(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

MARINA DI PIETRASANTA. “Iniziamo con un po’ di dolcezza”. Così  Giovanni Allevi ha aperto il concerto di ieri sera (26 luglio) al Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta. Tutto esaurito per il concerto del “filosofo del pianoforte”, che non ha fatto mancare ai suoi estimatori emozioni e sensazioni forti.

E’ stato con le note di “Secret Love” che Allevi ha iniziato il suo lungo concerto, andato avanti per quasi due ore, inframmezzato dalla spiegazioni dello stesso Allevi di ogni singolo brano che andava ad eseguire.

Un Allevi visibilmente emozionato, più a suo agio davanti i tasti bianchi e neri del suo pianoforte che con il microfono in mano. “Ero in un punto esatto della stazione dei treni di Tokyo – ha spiegato presentato il secondo brano in scaletta –  quando un gruppo di note, do e mi bemolle, è caduto nella mia testa. E poi quelle note si sono sviluppate in una composizione, che ho chiamato così: Tokyo Station”.

Poi è stata la volta di “Close to me”. “Vicino a me – ha detto Allevi – perché io ho sempre cercato la vicinanza con il cuore dell’ascoltatore. Infatti per me è nell’ascoltatore che si realizza l’opera d’arte. Evviva l’ascoltatore! E per questo motivo, davvero, alla fine del concerto vorrei e dovrei essere io a chiedere l’autografo a tutti voi”.

(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

Giovanni Allevi ha così presentato al pubblico della Versiliana (giovani e adulti, senza distinzione: quella di avvicinare alla musica classica anche le nuove generazioni è una qualità innegabile dell’artista) i brani tratti dal suo ultimo lavoro discografico, Alien (Bizart/Sony Music 2010),  uscito lo scorso 28 settembre, vincitore tra l’altro del disco d’oro, che ha venduto nel giro di poche settimane oltre 30mila copie.

 

(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

Grande lo spettacolo assicurato da uno dei maggiori compositori puri dell’attuale panorama internazionale. Le sue composizioni tratteggiano infatti i canoni di una nuova musica classica contemporanea, attraverso un linguaggio colto ed emozionale, che prende le distanze dall’esperienza dodecafonica e minimalista, per affermare una nuova intensità ritmica e melodica europea. Un connubio che il pubblico ha mostrato di apprezzare, con lungi e scroscianti applausi al termine di ogni composizione.

(Visitato 167 volte, 1 visite oggi)

‘GOD SAVE THE WINE’ SBARCA IN VERSILIA

CONTRO LA CRISI LE AZIENDE SI METTONO IN MOSTRA