Macchiarini. Alla richiesta di un commento sul caso Macchiarini, il chirurgo indagato per tentata truffa e tentata concussione, Rossi ha risposto: “Non sono affatto pentito della fiducia accordatagli in principio. Lo rifarei anche domani, anzi: gli darei un’importanza ancora maggiore.
“È uno dei più grandi chirurghi del mondo: è bene che sia giudicato come qualsiasi cittadino ma sono certo che saprà dar conto del suo operato. Mi domando però: se Macchiarini è ai domiciliari, per quale buco legislativo Fiorito non è in carcere?”.
Intramoenia da rivedere. Piuttosto, ha proseguito il governatore, andrebbe ripensato il sistema della sanità intramoenia: “Da assessore alla salute intervenni con una delibera per regolamentare la pratica dell’intramoenia, ma evidentemente serve un passo in più: un medico o sta nel pubblico o sta nel privato. All’interno delle strutture pubbliche sarebbe più giusto pagare di più chi è più bravo.”
Ticket in base al reddito? Parlando di tagli, e di quel 10% in meno di risorse destinate alla sanità, Rossi ha spiegato: “Tre anni fa lo avrei escluso, ma ora mi domando se pur di non arrivare a tagliare i servizi essenziali, non sia meglio pensare di chiedere un contributo ai cittadini in rapporto alla loro capacità di reddito.”