In Italia vivono, clandestine e prostitute, migliaia di ragazze nigeriane, molte provenienti da Benin City, sfruttate da un racket che le ha portate in Europa con false promesse e le ha ridotte in stato di vera e propria schiavitù. Il progetto “La ragazza di Benin City” affronta la problematica delle ragazze africane che giungono in Italia, ridotte in condizione di schiavitù e vuol farsi strumento non confessionale di azione concreta,
Nelle precedenti edizioni, il premio è stato attribuito a Roberto Saviano, Toni Capuozzo, Elvira Dones, Fabrizio Gatti, Eugenia Bonetti, Don Luigi Ciotti e altri rappresentanti della cultura e della società civile.
Madrina del premio è Isoke Aikpitanyi, nigeriana, ex vittima della tratta, già ospite di “Genova città dei diritti”, portavoce delle donne migranti al G8 contro la violenza sulle donne (Roma 2009) Premio Martin Luther King 2008, autrice di libri sulla tratta delle nigeriane.
Le vittime di tratta premieranno anche Roberto Malini per il valore letterario e umanitario della sua poesia – in particolare le poesie del libro “Il silenzio dei violini” (già patrocinate da UNICEF e Consiglio d’Europa nonché premiate con Menzione d’Onore al Premio Letterario Camaiore e con il Premio di Poesia Petreca Dini in Brasile) – e per il suo impegno come difensore dei diritti umani a tutela di donne, bambini e persone vulnerabili, discriminate e perseguitate.
Parallelamente all’evento genovese, sarà premiato a Benin City, in Nigeria, Wole Soyinca, scrittore nigeriano, Premio Nobel per la Letteratura: il Premio assume da quest’anno una dimensione internazionale.
Un premio speciale andrà a Carla Peirolero per la sua infaticabile attività culturale e per il Suq di Genova. Premio speciale anche a Francesco Belluomini, fondatore del Premio Letterario Camaiore e poeta civile, nonché ai 50 poeti dell’Antologia “100 Thousand Poets for Change” che si impegnano in prima persona, con gli strumenti dell’arte e dell’attivismo, per una società più tollerante e umana.
Un premio anche a Enrico Maria Papes, voce storica del gruppo rock “I Giganti”, promotore di due spettacoli “Se fossi Fabrizio…” dedicato a Fabrizio De Andrè e “Terra in bocca”, opera rock sulla mafia; censurato alla sua uscita 40 anni fa, è stato rappresentato per la prima volta in pubblico solo lo scorso anno a Pavia ed è vincitore del premio Borsellino 2011.