“Lo stesso senso di saturazione mi spinge a non rispondere nei dettagli alle argomentazioni del presidente della Fondazione Carnevale, oltretutto su questioni che potrebbero annoiare i lettori.
“Mi limiterò dunque ad alcuni elementi, che giudico rilevanti. Il primo: il Carnevaldarsena non è una monarchia, tanto meno assoluta, per cui le decisioni più importanti vengono prese da un organismo collegiale – il direttivo – che in questo caso ha valutato, praticamente all’unanimità, che sia necessario fermare la festa rionale per un anno. Qualcosa vorrà pur dire. Evidentemente la versione di Santini non è condivisa all’interno del Carnevaldarsena.
“Per quanto riguarda gli sponsor, la nostra contrarietà non riguarda ovviamente il rapporto con Incaba, che abbiamo sentitamente ringraziato l’anno scorso, ma i contratti che legherebbero per anni il Rione a rapporti commerciali senz’altro legali, ma da noi sentiti in conflitto con lo spirito del Carnevaldarsena.
“Fuori luogo il riferimento al consiglio di indirizzo, dove Assorioni è presente con un uditore senza diritto di voto, in quanto questo organismo è di fatto svuotato di qualsiasi autonomia decisionale.
Giudichiamo dunque conclusa questa polemica.
“Il Carnevaldarsena quest’anno starà fermo un giro, come era già successo nel 1992. Noi, o chi verrà dopo di noi, siamo e saremo disponibili a un confronto serio con altri rappresentanti del Comune o della Fondazione. Non crediamo più utile, infatti, un’interlocuzione col presidente Santini.”
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