VIAREGGIO. “Come abbiamo cercato di spiegare illustrando la decisione di annullare il Carnevaldarsena 2013, il sottoscritto – e con lui tutto il direttivo del Rione – non è animato da intenti polemici, ma piuttosto segnato da una certa stanchezza, dovuta alle altalenanti prese di posizione del presidente Santini.” Così Massimiliano Pagni, presidente del Carnevaldarsena, replica ad Alessandro Santini, numero uno della Fondazione Carnevale, sul tema dell’annullamento della festa rionale.
“Lo stesso senso di saturazione mi spinge a non rispondere nei dettagli alle argomentazioni del presidente della Fondazione Carnevale, oltretutto su questioni che potrebbero annoiare i lettori.
“Mi limiterò dunque ad alcuni elementi, che giudico rilevanti. Il primo: il Carnevaldarsena non è una monarchia, tanto meno assoluta, per cui le decisioni più importanti vengono prese da un organismo collegiale – il direttivo – che in questo caso ha valutato, praticamente all’unanimità, che sia necessario fermare la festa rionale per un anno. Qualcosa vorrà pur dire. Evidentemente la versione di Santini non è condivisa all’interno del Carnevaldarsena.
“Per quanto riguarda gli sponsor, la nostra contrarietà non riguarda ovviamente il rapporto con Incaba, che abbiamo sentitamente ringraziato l’anno scorso, ma i contratti che legherebbero per anni il Rione a rapporti commerciali senz’altro legali, ma da noi sentiti in conflitto con lo spirito del Carnevaldarsena.
“Fuori luogo il riferimento al consiglio di indirizzo, dove Assorioni è presente con un uditore senza diritto di voto, in quanto questo organismo è di fatto svuotato di qualsiasi autonomia decisionale.
Giudichiamo dunque conclusa questa polemica.
“Il Carnevaldarsena quest’anno starà fermo un giro, come era già successo nel 1992. Noi, o chi verrà dopo di noi, siamo e saremo disponibili a un confronto serio con altri rappresentanti del Comune o della Fondazione. Non crediamo più utile, infatti, un’interlocuzione col presidente Santini.”
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