“Tutto ciò – spiega il sindacato – nascerebbe dall’esigenza di chiarimento sull’entità degli oneri finanziari relativi al 2012, dovuti anche ai ritardi accumulati da alcune Regioni”.
Per la CGIL il decreto del governo punirebbe in maniera indiscriminata anche i lavoratori di quelle Regioni, come la Toscana, che puntualmente e rigorosamente hanno rendicontato le autorizzazioni concesse. Per il sindacato è inoltre incomprensibile che l’esecutivo “pretenda che le Regioni stesse possano avere approvato il 31 dicembre tutte le casse integrazioni in deroga richieste fino a quella data”.
In più occasioni, sostiene la CGIL, i rappresentanti delle Regioni hanno ribadito che quanto richiesto dal ministro Fornero era irrealizzabile, visto il necessario iter da seguire, e chiesto al governo di revocare il blocco dei pagamenti. Richieste fino a oggi respinte.
I rappresentanti dei lavoratori promettono battaglia per fare rimuovere al governo – definito “insensibile”- questo provvedimento “illogico”.