L’atlante ha come obbiettivi fondamentali far conoscere nel dettaglio tale specifico aspetto della biodiversità dell’area protetta, particolarmente sensibile a molte minacce ambientali (ad esempio, l’inquinamento chimico e le bonifiche), sia di consentire all’Ente Parco di disporre di informazioni biogeografiche aggiornate, utili per le politiche di pianificazione del territorio e per l’individuazione di strategie di conservazione di tali specie.
La ricerca scientifica svolta in questi mesi dagli esperti del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, a Calci, ha per oggetto sia gli anfibi che popolano le zone umide dell’area protetta, sia i rettili presenti per lo più negli ecosistemi dunali. Durante i monitoraggi sono effettuate alcune catture e controlli in vari punti del Parco, dalla Tenuta di Tombolo alla riserva naturale della Lecciona, passando per San Rossore, ad inclusione delle aree nelle quali l’Ente Parco è intervenuto in passato con i lavori del progetto LIFE “DuneTosca”.