L’iniziativa – per cui ancora non è stata fissata una data – presa dal presidente tedesco nasce da una lettera scritta dal presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema, Enrico Pieri. A gennaio, Pieri, uno dei pochi sopravvissuti alla stage, inviò una lettera al presidente Napolitano, chiedendo di trasferirla anche al presidente Gauck, nella quale raccontava la sua esperienza segnata dall’eccidio: da quella mattina di agosto in cui rimase solo, al lavoro in Svizzera lontano dai fantasmi, fino al suo impegno in memoria della vittime della strage. “Rimango senza parola di fronte alla disponibilità espressa dal presidente tedesco che era solo una speranza – dice Pieri -. Deve essere l’occasione per aumentare gli scambi tra i popoli italiano e tedesco e affinchè tutti ci possiamo sentire più Europei. E’ l’Europa che può farci fare un salto di qualità nella memoria e nell’impegno della pace. Lo capii quando emigrante in Svizzera vissi l’emarginazione”.