“Non comprendiamo le ragioni di tanta fermezza, tanto più da parte di un assessore che in questi tre anni non si è certo contraddistinta per decisionismo”, scrivono i due esponenti del Pdl. “Targetti pare farne ormai una questione di principio e si dimostra sorda ai numerosi appelli a rivedere la decisione.
“L’assessore ha confermato la bocciatura dell’esempio emiliano, addirittura accusando la giunta Errani di lavarsene le mani. Ne prendiamo atto, ma continuiamo a pensare che fissare un calendario perpetuo che fissi l’inizio delle scuole al 15 settembre sia una scelta di buon senso per svariati motivi: si eviterebbe l’inutile tarantella di ogni primavera estate sulla data d’avvio delle lezioni, si concederebbero alcuni giorni in più alle istituzioni scolastiche per organizzare al meglio l’anno – soprattutto per l’assegnazione delle cattedre – e al contempo si darebbe fiato ad un settore economico importante quale il turismo, garantendo alle imprese e ai lavoratori stagionali una presenza maggiore per l’intera prima quindicina di settembre.
“Del resto il principio del federalismo scolastico è valido e condivisibile proprio in ragione delle diverse istanze del territorio: regioni come la Toscana, così come l’Emilia-Romagna, che fanno del turismo uno degli assi portanti del proprio tessuto economico hanno il dovere di non incaponirsi e cogliere l’opportunità offerta, nell’interesse delle famiglie e delle imprese toscane.
“A questo proposito ci piacerebbe anche conoscere l’opinione in merito dell’assessore Cristina Scaletti: non pensa che il settore Turismo, di cui Scaletti ha la delega, potrebbe trarre giovamento dall’istituzione del calendario perpetuo che preveda l’inizio il 15 settembre? Confidiamo nel suo buon senso, così come in quello dei consiglieri di maggioranza che hanno dimostrato di non condividere l’inflessibilità dell’assessore Targetti.”