Elisabetta è salita sul palco all’arrivo del corteo che ha percorso le strade cittadine arrivando nel piazzale della Pam a Largo Risorgimento. Dopo l’intervento del sindaco, Leonardo Betti e i rappresentanti dei familiari delle vittime e degli altri Comitati che sono arrivati a Viareggio come ogni anno in segno di unione fra tutte le tragedia purtroppo che si sono verificate nel nostro Paese.
È uno spettacolo che è stato allestito con il materiale che Elisabetta ha raccolto dai familiari delle vittime e dell’Assemblea 29 giugno che l’hanno in qualche modo sollecitata a ripercorrere il cammino di quanto accaduto da quella notte in poi. Ha parlato con i superstiti, è stata nella Casina dei Ricordi ed ha letto tante testimonianze scritte nel “Diario dei ricordi” ed è stata più volte in via Ponchielli. È stato un percorso che ha coinvolto anche emotivamente l’autrice che con la sua abilità e bravura ha saputo ogni qual volta che ha rappresentato lo spettacolo coinvolgere anche il pubblico e non solo quello viareggino. Infatti come detto questo è un lavoro che è stato proposto anche fuori dal comprensorio versiliese e tutti l’hanno apprezzato. Il titolo che la Salvatori ha dato al monologo “Non c’è mai silenzio” non è casuale, ma riferito al fatto che ormai non c’è un attimo nella nostra vita in cui non ci sono rumori, ma ci si è talmente abituati che fanno ormai parte integrante della nostra vita, ecco perché si è voluto invocare nel titolo un po’ di silenzio, forse per riflettere. Lo spettacolo è strutturato in due parti, nella prima viene raccontata la via Ponchielli, epicentro della tragedia, dove ci sono state le maggiori vittime e i danni strutturali agli edifici e la seconda la realtà di ciò che è accaduto, dell’impotenza che una persona può avere essendo in casa nella propria abitazione, seduto sul divano o a letto e vedere arrivare improvvisamente nel cuore della notte gpl e fuoco che in pochi istanti hanno distrutto tutto e lasciato dietro di sè morte, dolore, strazio, disperazione, rabbia e voglia di giustizia, quella che tutta la città di Viareggio ormai attende da anni.
Elisabetta ha fatto un omaggio anche alle altre vittime a Matteo Valenti, scomparso mentre era al lavoro, Daniele Franceschi in un carcere in Francia e le vittime delle altre tragedia italiane del terremoto, del Moby Prince degli operai morti a Torino.