VIAREGGIO. A dieci anni di distanza dalla scomparsa di Lamberto Taccola, noto commerciante della via Regia, i figli Marna e Daniele lo vogliono ricordare attraverso una toccante lettera aperta.
“Dieci anni fa ci lasciava il Taccola, titolare dello storico negozio di baccalà sulla via Regia, personaggio indimenticabile poiché simbolo di una viaregginità che oggi, forse non esiste più.
Calciatore famoso, a lui si deve il calcio d’inizio del primo torneo carnevale, costretto ad appendere le scarpette al chiodo per un terribile incidente stradale con la squadra del Pisa, reagisce e si dedica senza rimpianti alla bottega di famiglia, vendendo il cosiddetto mangià dè poveri e aiutando spesso chi non può permettersi nulla, donando con grande naturalezza.
Tutti i venerdì, giorno destinato al pranzo leggero, il negozio si trasformava in un teatro con la fila continua dei clienti. Si acquistava non solo un pezzetto di quel pesce umile che sfamava con poco, ma si ascoltava il Taccola che dal banco di vendita, raccontava aneddoti e immagini, ti toccava il cuore strappando un sorriso alle belle spose, al vecchio pieno di acciacchi ,al marinai o senza lavoro, al bamboretto lacrimoso da troppo tempo in coda.
Proverbiale la sua simpatia, l’estrosità spontanea della vera umanità, il suo stile tutto viareggino nell’intrattenere e confortare .
Ricordato dal Malfatti in “Cento case e una via”, fatto che lo commosse al pari di un’onorificenza, citato in poesie versiliesi, questo semplice grande uomo merita tutta la nostra memoria”.
